31 dicembre 2015

Top 10 Thursday – Libri letti nel 2015


Happy New Year!



Buon pomeriggio cari lettori!
E' da un po' che non scrivo, ma ormai penso siate abituati a vedermi sparire per mesi. E spero sappiate anche che, alla fine, mi dispiace non scrivere per così tanto.
Sicuramente un buon proposito per l'anno nuovo riguarderà il blog. (Anche se, si sa, i propositi quasi mai sono rispettati. Ma si fanno lo stesso, quindi: io per questo duemilasedici mi impegno a scrivere almeno UN post alla settimana. Vedremo quel che succederà.)
Ora, non sono qui per parlare di quanto io sia una blogger terribile, come al solito, bensì per farvi la top 10 dei libri migliori letti quest'anno (in ordine casuale, ovviamente!).

Premettiamo che io non sono una di quelle che all'anno leggono tra gli 80 e i 100 libri, perché a) non ho così tanti soldi da spendere in libri, b) non ho tutto il tempo che vorrei per leggere, c) non sempre ho voglia di leggere (quest'estate, per esempio, ho letto poco niente). Di conseguenza ho letto poco quest'anno. Molto poco. (Nella lista di buoni propositi aggiungiamo anche: leggere di più.)

E ora iniziamo!


1) After Dark, Haruki Murakami | 4.5 stelle 

2) Prodigy, Marie Lu | 5 stelle 


3) Champion, Marie Lu | 5 stelle


4) Scarlet, Marissa Meyer | 4.5 stelle

5) Cress, Marissa Meyer | 5 stelle


6) Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carrol | 4.5 stelle


7) Peter Pan, J.M. Barrie | 4 stelle


8) La casa per bambini speciali di Miss Peregrine | 4.5 stelle


9) Storia di una ladra di libri, Markus Zusak | 4 stelle

E penso che come ultimo io possa certamente mettere questo libro (anche se ancora non ho letto l'epilogo), perché lo considero un inizio più che promettente:

10) The Young Elites, Marie Lu | 4.5 stelle 


E ora una piccola top 3 dei libri peggiori letti quest'anno (che farò anche lo sforzo di mettere in ordine, da quello meno apprezzato a quello più apprezzato)!

1) The Selection, Kiera Cass | 2 stelle

2) La luna e i falò, Cesare Pavese | 2.5 stelle

3) Nati due volte, Giuseppe Pontiggia | 2.5 stelle




Per ricordare che dieci anni fa si incontravano loro.
(Anche se sono due personaggi che non mi sono mai piaciuti, ops.)



Io auguro a tutti un felice anno nuovo
Alla prossima! 






22 novembre 2015

Recensione: Fairest, Marissa Meyer


Titolo: Fairest (Lunar Chronicles #0.5)
Autore: Marissa Meyer
Casa editrice: Feiwel and Friends
Prezzo: 17.99 $




Trama

Specchio, specchio delle mie brame,
Chi è la più bella del Reame?
I fan delle Cronache Lunari conoscono la regina Levana come una sovrana che usa il suo "glamour" per guadagnare potere. Ma molto prima che incrociasse il suo cammino con Cinder, Scarlet e Cress, Levana viveva una storia molto diversa – una storia che non è mai stata raccontata... fino ad ora.
Amore e guerra. Inganni e morte.

Cosa ne penso?

Allora, ormai dovreste conoscere il mio amore smisurato per le Cronache Lunari; ormai dovreste sapere quanto reputo geniale l'idea di Marissa Meyer di rivisitare le favole in chiave sci-fi. Se non lo sapevate, ora ne siete al corrente. Ma non preoccupatevi penso che ripeterò questa cosa ancora molte volte. Intanto, prima di leggere questo libro – nonostante sia un prequel –  vi consiglio vivamente di leggere gli altri libri della saga, ovvero Cinder, Scarlet e Cress. E ora direi di cominciare con la recensione. Se non avete letto i tre prima elencati, forse, sarebbe meglio non leggere il post in quanto gli spoiler, in questo caso, sono inevitabili perché credo sappiate quanti riferimenti può contenere un prequel. Ma se non temete gli spoiler – che cercherò comunque di segnalare nel corso della recensione – andate pure avanti con la lettura.

In questo libro ci viene raccontata la storia di Levana, l'antagonista principale della saga della Meyer, che almeno un po' intriga fin da subito e, personalmente, la sua storia mi incuriosiva già alla fine di Cinder. Volevo sapere com'era Levana dietro al suo glamour – un'abilità dei lunari che permette loro di farsi vedere per come vogliono essere visti e non per come sono davvero – e sono stata accontentata.

La storia comincia con una Levana sedicenne, svegliata da un incubo riguardante la morte, da poco avvenuta, dei suoi genitori. 
Levana è intelligente, molto. Ma è anche un personaggio complesso e problematico, un personaggio che ha un disperato bisogno di affetto, non avendone mai avuto.
I suoi genitori erano come estranei e la sorella Channary, futura regina, l'ha sempre trattata malissimo, con superiorità. Channary è un personaggio che, devo dire, mi è piaciuto. Superficiale e carudele, come la stessa Levana la definisce.

Anyway, la storia gira attorno a Levana e al suo amore ossessivo verso una guardia del palazzo, Evert  Hayle. Evret è fondamentalmente buono, l'unico a cui forse importa qualcosa di Levana. Ma è un marito, totalmente innamorato della moglie, e un futuro padre (e penso che, se conoscete la saga, sappiate già chi sarà la sua bambina).

In questo libro vediamo la determinazione di Levana nel raggiungere i suoi obiettivi. Lei non molla mai finché non ottiene ciò che vuole. E ciò che vuole più di tutto, almeno inizialmente, è Evret, che per una serie di avvenimenti, alla fine, riuscirà ad avere.

Levana appare affascinata dalla Terra durante tutto il corso del libro e reputa la sorella una pessima regina. 


SPOILER! Channary nel frattempo è diventata madre e il lettore può rimanere senza dubbio sorpreso dal suo comportamento. Perché nonostante la sua cattiveria con la sua bambina, la piccola principessa Selene, è una madre abbastanza amorevole.
Alla morte d Channary, Levana diventa la regina reggente – e lo sarebbe stata finché Selene non avesse avuto l'età adatta a regnare. Però sogni – desideri, forse – cominciano a tormentarla. Inizia a pensare che Selene sarebbe diventata esattamente come la madre. E allora, nonostante i dubbi e le insicurezze, elabora un piano per uccidere la principessa, che era diventata grande amica della figlia di Evret. Infine, Levana diventa regina, ma non le basta. Cerca sempre più potere e per averlo arriverà a fare una cosa terribile, che distruggerà tutto ciò per cui lottava all'inizio. 


"Love is a conquest.
Love is war.
Here is what I think of love."


In questo libro incontriamo sfuggevolmente molti personaggi già incontrati negli altri libri delle Cronache. E ho amato poter rileggere di alcuni di loro, più giovani e forse anche diversi da quel che sono. (E poi mi sono accorta di un dettaglio – stupido, a dire il vero – che prima, leggendo Cinder, Scarler e Cress, non avevo notato). Vediamo l'inizio di cose diverse e ho amato tutto ciò.
Levana mi è piaciuta, ma vorrei arrivare a capire ancora qualcosa in più di lei, della sua psicologia.
Però almeno sono stata accontentata e so com'è fisicamente Levana, senza il suo glamour.

Lo stile chiaramente, come negli altri, lo adoro. E, inoltre, l'art work nella copertina interna del libro è meraviglioso. 

Valutazione
4/5


A presto!



14 novembre 2015

In my mailbox #5




Buondì, eccoci con un quinto e velocissimo appuntamento con la rubrica In my mailbox!
Dunque, questo pacco mi è arrivato qualche giorno ma fa ma mi decido solo ora a scrivere il post. 
Ultimamente sono sempre stanchissima e il tempo per occuparmi del blog – o di qualsiasi altra cosa, in realtà – mi manca. Però perché non scrivere un rapidissimo post per aggiornarvi dei miei due nuovi acquisti?

Quelli di questa mailbox sono libri di cui vi ho già parlato nella rubrica In my wishlist perciò non  mi dilungherò troppo.

Il primo che, ops, ho anche già finito di leggere è Fairest di Marissa Meyer, il prequel della saga delle Cronache Lunari. E mi è piaciuto davvero tanto, non ai livelli degli altri della saga, ma comunque parecchio. Spero di riuscire a parlarvene più approfonditamente in una recensione.

Il secondo è invece The Young Elites di Marie Lu, che ancora non ho toccato (per modo dire, perché ho passato il tempo ad accarezzare la copertina ruvida, la amo).


Niente, per oggi finisco qui e vi saluto.
Spero che questo periodo pieno di stress finisca al più presto, sia per il blog che per me stessa.

Voi, invece, avete fatto qualche nuovo acquisto libresco?

Alla prossima,



14 ottobre 2015

In my wishlist #2 - Saghe



Buonsalve cari lettori, rieccomi con un nuovo post ed il secondo appuntamento con la rubrica In my wishlist.
Intanto. Avete notato quanto ottobre stia diventando un mese proficuo (?) per il blog? Posto più del solito, wohoo. Ma diciamo che voglio postare più del solito. Voglio occuparmi di più di questo mio spazio e finalmente, forse, ci sto riuscendo.
Oggi come tre "prodotti" delle mie infinite wishlist vi mostrerò i primi libri di tre saghe che desidero leggere. So, let's start!



La prima saga che vorrei leggere è Il trono di ghiaccio di Sarah J. Maas.

Ancora sono indecisa sul volere la saga in lingua o meno, però


 Trama 

Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera. Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delie Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno...

 Perché lo voglio? 

Questa saga mi ispira tantissimo. T a n t i s s i m o.
Ed è da tanto nella mi whishlist. L'unico mio problema è la lingua in cui prenderlo. Inizialmente la volevo in inglese. Ora, sinceramente punterei a quella italiana. Anche perché so che è stata confermata l'uscita italiana del terzo volume nel 2016, quindi presumo che anche in Italia verrà portata avanti la serie. Poi, stranamente, le copertine italiane non mi dispiacciono per nulla, anzi!
Celaena sembra una protagonista diversa dal solito, che magari potrebbe piacermi.
Inoltre ho sentito soltanto pareri positivi. E ho sentito anche spesso elogiare lo stile della Maas. Perciò penso sia da leggere.
Ah, tra l'altro su tumblah, un giorno mi era capitato un post – non so se avete presente, uno di quei post in cui si associano i segni zodiacali ad un qualcosa, in questo caso a delle serie famose di libri. Il mio segno veniva associato proprio a questa serie e di conseguenza sono molto curiosa di leggerla.


Passiamo poi a Splintered di A.G Howard, qui in Italia conosciuto come Il mio splendido migliore amico.

 Trama 

Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie? 

 Perché lo voglio? 

Intanto, questa sono certa di volerla in lingua originale. E poi mi sembra una rivisitazione del mondo creato da Carroll molto interessante. La trama mi piace. E ciò che ho sentito, anche in questo caso, è positivo. Quindi, beh, è una serie che mi attrae tantissimo, anche per le sue copertine, devo dire.


L'ultimo primo libro di una serie che vorrei è The Young Elites di Marie Lu, inedito in Italia.

 Trama 

Adelina Amouteru è una sopravvissuta della febbre. Un decennio fa, la malattia mortale si insinuò nella sua nazione. La maggior parte degli infetti morì, mentre molti dei bambini sopravissuti rimasero con strani marchi. I capelli neri di Adelina diventarono argentati, le ciglia chiare, ed ora ha solo una cicatrice dove una volta c'era il suo occhio sinistro. Il suo crudele padre chrede sia un abomino, la rovina del buon nome della loro famiglia. Ma alcuni dei sopravvissuti sono creduti avere più delle sole cicatrici— si pensa abbiano poteri misteriosi e le loro identità sono segerete. Sono chiamati Young Elites.

Teren Santoro lavora per il re. In quanto leader dell'Inquisizione Axis, è il suo lavoro cercare gli young elites per distruggerli prima che distruggano la nazione. Crede che gli Young Elites siano pericolosi e aspirino alla vendetta, ma è proprio Teren che potrebbe nascondere il segreto più oscuro di tutti.

Enzo Valenciano è un membro della Società del Pugnale. Questa setta segreta di Young Elites cerca altri di loro prima che possa trovarli l'Inquisizione Axis. Ma quando la Società trova Adelina, scopre qualcuno con dei poteri come non ne avevano mai visti.

Adelina vuole credere che Enzo sia dalla sua parte, e che Teren sia il vero nemico. Ma le vite di questi tre personaggi si scontreranno in modi inaspettati, come se ognuno combattesse una battaglia molto diversa e personale. Ma di una cosa sono tutti sicuri: Adelina possiede abilità che non dovrebbero appartenere a questo mondo.  Un oscurità vendicativa nel suo cuore. E il desiderio di distruggere chiunque osi attraversare la sua strada.

 Perché lo voglio? 

Ovviamente amo la trama, di nuovo. (Lo so, lo so. Che monotona.)
Poi avendo già constatato in Legend che lo stile di Marie Lu mi piace, perché non provare a leggere anche la sua nuova trilogia fantasy?
E quindi, è nella mia wshlist. Anche se questo libro, forse, sarà nelle mie mani molto presto.


Naturalmente, questo sono solo tre di tutte quelle che vorrei cominciare.
E voi, quali saghe vorreste leggere?

  




WWW Wednesday #6

di shouldbereading



What are you currently reading?
Cosa stai leggendo?



What di you recently finished reading?
Cos'hai finito di leggere recentemente?



What are you reading next?
Cosa leggerai dopo?



Qual è, invece, il vostro www?



13 ottobre 2015

Teaser Tuesday #2



Ed eccomi miracolosamente con un nuovo appuntamento della rubrica Teaser Tuesday, ideata da  shouldbereading.

Ed ecco le regole:

• Prendi il libro che stai leggendo

• Aprilo ad una pagina a caso

• Trascrivine un breve pezzo (attenzione agli spoiler!)

• Riporta titolo e autore

Il libro che sto leggendo al momento è:
Attraverso lo specchio
e quello che Alice vi trovò.

di Lewis Carroll

No, non sbagliate. Sto anche (ancora!) leggendo Pride and Prejudice, dopo mesi. Però, ecco, uhm, non riesco a leggerlo speditamente perché la storia la conosco già perfettamente, avendo visto il film e letto uno di quei libricini con esercizi annessi per le vacanze in inglese. Però adoro lo stile della Austen. Ma oltre a leggere Orgoglio e Pregiudizio, leggo altro. E in questo caso sto finendo i libri di Alice nel Paese nelle Meraviglie, leggendo Attraverso lo specchio. Ed ora riportiamone un breve pezzetto!

"Alice disse: «Questo non può dirlo nessuno».
«Ma sogna te!» esclamò Tweedledee, battendo trionfante le mani. «E se smettesse di sognarti, dove credi che saresti?»

«Dove sono ora, naturalmente» disse Alice.

«Macchè!» ribatté Tweedledee con disprezzo. «Tu non saresti più in nessun posto. Tu non sei che una specie di cosa nel suo sogno!»

«Se quel Re lì si svegliasse» aggiunse Tweedledum «tu ti spegneresti... paf!... proprio come una candela!»
«Ma no!» esclamò Alice indignata. «E poi, se sono soltanto una specie di cosa nel suo sogno, cosa siete voi, vorrei sapere?»
«Idem» disse Tweedledum.
«Idem, idem!» gridò Tweedledee."

Ed ecco qua il teaser tuesday di oggi. Se non avete mai letto Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio, beh, vi consiglio di farlo. Sono libri meravigliosi (passatemi la pessima battuta)!
A presto,

10 ottobre 2015

Shadowhunters – La serie tv!



Buondì lettori!
Quello di cui vorrei parlarvi oggi – come capite benissimo anche dal titolo del post – è la serie tv di Shadowhunters, basata sulla saga di The Mortal Instruments di Cassandra Clare e la cui uscita è prevista per gennaio 2016.



E quale momento migliore per farlo, se non dopo l'uscita di un teaser trailer, di un trailer e di due sneak peek?
Ho aspettato diverso tempo per scrivere questo post e pubblicarlo. Ma credo di aver fatto bene poiché potrò inserire più elementi e non parlare solo della serie in generale e della scelta degli attori, come invece volevo fare inizialmente.

Ma ora bando alle ciance, partiamo subito con un meraviglioso post-sclero.

Dunque, da dove partire? Per cominciare dovete sapere che io amo The Mortal Instruments di Cassandra Clare, ma ancora di più amo The Infernal Devices. Amo l'universo che la Clare ha creato e di conseguenza compro, leggo e adoro i suoi libri, ma dovete anche sapere che non idolatro questa autrice come invece molti altri fanno.

Nel 2013 era uscito il primo film ispirato alla prima serie di Shadowhunters (TMI), ma ad essere sincera vedere al cinema City of Bones mi è bastato e avanzato. La maggior parte del tempo l'ho passata a ridere. Sarebbe potuto essere un film carino e piacevole, MA io avevo già letto i libri e come adattamento mi ha fatto abbastanza schifo. Gli attori – in quanto attori – mi piacevano, ma per i personaggi che interpretavano la maggior parte erano un abnorme no. A partire da Lily Collins. Lei è un'attrice che mi piace. E anche come persona ho una buona opinione di lei. Ma, a mio parere, non è mai stata Clary e mai lo sarà. Jamie Campebell Bower. Lo adoro. Ma come Jace era un nì, nel senso che mi piaciucchiava, ma non era il Jace perfetto in tutto e per tutto. Gli attori delfilm che vedevo bene nei loro ruoli erano solamente questi: Lena Headey – attrice straordinaria, che interpretava Jocelyn, Robert Sheehan – aka Simon – e Godfrey Gao – Magnus Bane. E quindi in tutto ciò io facevo del parte del team "non voglio che esista un secondo scempio come questo, please". Alla fine, sono stata accontentata ed è stato annunciato che la serie di TMI sarebbe stata trasformata in una serie tv, partendo dagli eventi di CoB e, perciò, dimenticando l'esistenza del film.

La mia felicità è stata – ed è ancora— tanta. So già che la serie tv sarà molto, molto diversa dal libro – a partire, per esempio, dall'età dei personaggi che saranno più grandi – ma sinceramente a questo punto non mi interessa molto. Ho visto l'impegno che è stato messo per realizzarla e sono stata molto infastidita dal vedere su Twitter l'hashtag #ShadowhuntersDidntAcceptTheNewTMISeries. L'ho trovato irrispettoso nei confronti dei nuovi attori, dei produttori e dei fan della saga che mai hanno detto una cosa del genere. C'era anche l'hashtag per chi voleva il cast vecchio nella serie tv. Io non lo volevo. Assolutamente. Volevo un nuovo inizio per questa saga e nessun attore del film – a parte, magari, quei tre che ho nominato. Questo però non significa che odiassi il vecchi cast. Trovavo semplicemente maleducato non provare nemmeno lontanamente ad accettare questa seconda possibilità. 

Quindi capite che sono pro a questa serie tv perché, nonostante tutto, nonostante le differenze che ci saranno dai libri (tante), sembra una serie tv ben fatta e che potrò seguire con piacere, giusto per il gusto di guardare una serie carina, senza troppe aspettative o lamentele.

E ora passiamo agli attori e a ciò che penso di loro.

Katherine McNamara sarà Clary Fray, la protagonista.
Che dire di lei? Innanzitutto sappiate che a me Clary proprio non piace. E' una protagonista che faccio fatica a sopportare. Anyway, Kat la preferisco a Lily per questo ruolo. E anche di tanto.
Non mi convince totalmente, però, perché ha un'aria parecchio maliziosa.

Non credo sia molto rilevante, invece, che, come dicono alcuni, sia "troppo bella". E' bella, sì. Ma non ritengo di grande importanza il fatto che Clary sia meno bella di Isabelle.

Anche perché la nostra Izzy sarà interpretata da Emeraude Toubia. Molti si sono lamentati, almeno inizialmente, del suo sangue latino – o della diversità etnica di determinati personaggi rispetto ai libri – e la domanda mi sorge spontanea: quale problema crea? Nessuno. Anche perché Cassie aveva annunciato che aveva dato la possibilità di avere un cast multietnico, dicendo però che Magnus doveva per forza essere asiatico. Emeraude mi piace. E' molto bella, molto badass, molto Izzy. Di questa scelta sono stata più che soddisfatta.

Passiamo ora a Jace, Dominic Sherwood. Sappiate che io amo i suoi occhi, tanto, tantissimo. E che l'ho crushato (?) dal video di Style di Taylor Swift.
Come Jace è anche lui un nì. Mi piace lui, ma come Jace non mi convince al 100%. Essendo però Jace un personaggio che non mi interessa un granché, tutto ciò non mi importa e deciderò se Dom sarà un buon Jace solo vedendo la serie. (Ho ripetuto cinquecento volte Jace, perdonatemi.)
Alec sarà Matthew Daddario e credo che tutti possiamo concordare che sia un Alec perfetto, un cutiepie per cui tutti hanno una crush. Se non è così mi stupirei. Comunque Matthew è davvero molto Alec. Inizialmente non mi convinceva, poi mi sono cercata altre foto e l'ho visto sul set e yes. Sappiate che inizialmente tanti erano un po' meh, come lui. Ma questo è dovuto alla straordinaria capacità di Shadowhunters TV di mettere le foto più brutte e meno azzeccate al momento dell'annuncio. 

Per esempio Alberto Rosendenel ruolo di Simon. Ora sinceramente lo trovo un Simon degno di Robert. Ed è anche lui un cutiepie. E penso che potrei crushare tutti gli attori di questa serie. Comunque anche Alberto è un grandissimo sì.
Magnus sarà Harry Shum Jr. Nì per lui. Mi piace e non mi piace. Volevo un Magnus, come dire, più affusolato.


E ora che ho elencato quelli più importanti vi dirò velocemente cosa penso degli altri attori che sono stati scelti. Maxim Roy come Jocelyn è un sì gigantesco. Mi piace molto. Isaiah Mustafa come Luke non mi convinceva a pieno poi ho sentito la sua voce e, insomma, è un sì anche per lui. Anche se non è Luke topo di biblioteca che conosciamo dai libri, ma in fondo farà il poliziotto. Alan Van Sprang non è il Valentine perfetto, ma avendolo visto recitare in Reign è una scelta che approvo. Penso farà un buon lavoro. Jade Hassounè sarà Meliorn e anche lui mi piace. David Castro sarà Raphael – ero molto contrariata che nel film non ci fosse – e lui è un nì. Mi piace, però deve convincermi. Le attrici, di cui non so i nomi, che interpreteranno Camille e Maryse mi piacciono entrambe.

E ora passiamo al tesaer, al trailer e agli sneak peek– che sembrano essere proprio i primi minuti del pilot.
Semplicemente li ho trovati tutti e quattro bellissimi e ho sclerato un sacco. Sono ben fatti e mi fanno venir voglia di avere questa serie al più presto. Voi che ne pensate?

Il teaser:



Il trailer:



Gli sneak per invece potete vederli qui.

Ora vi lascio.
Fatemi sapere cosa ne pensate voi della serie tv, degli attori e dei trailer usciti.
Ma soprattutto fatemi sapere cosa pensate di questa saga.
A presto

p.s. per gli appassionati di shadowhunters: avete visto quanto è bella la cover di Lady Midnight?
Io la adoro e penso proprio che la nuova saga la prenderò in inglese.





7 ottobre 2015

Aria di cambiamenti ☆ | cosedafangirl diventa bookishemotions

Se mi metto in testa una cosa, nulla da fare. Sono testarda e devo realizzare ciò che mi passa per la testa, anche se ciò comporta cambiare (di nuovo).
Dopo aver modificato un po' la grafica, aver finalmente creato i banner per il blog... Cosa decido? Di modificare l'url, ovviamente.
E di conseguenza, il titolo.
Cosa significa questo? Cambiare naturalmente anche i tre banner.
E pensavo anche di cambiare le immagini di rating. Della serie: ristrutturazione completa.
Ma forse al momento è quello di cui ha bisogno questo piccolo spazio, quello di cui ho bisogno io per questo spazio.
Perché cambiare l'url? "cosedafangirl" era un'url che amavo con tutto il cuore ed esprimeva perfettamente ciò di cui si parla nel blog - ovvero tutto ciò su cui è per me possibile fangirlare. E questo non cambierà. Solo che sentivo che questo blog come molti altri è più indirizzato verso i libri. Il topic principale è sempre stato quello, sebbene io voglia parlare anche d'altro. 
Perciò, in sostanza, volevo un indirizzo, un titolo, più bookish. E adesso ce l'ho e devo dire che mi piaciucchia anche abbastanza. Voi che ne pensate?
Pian piano apporteró tutti gli altri cambiamenti, a cominciare dai banner (che toglieró temporaneamente).
Niente, questa era solo una delle mie tante update.
Anzi, completiamole come si deve.
Al momento sto leggendo Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò e sto guardando la seconda stagione di OUAT.
E voi?

A presto ♡
  


4 ottobre 2015

Loved Covers #1


Buonasera!
Oggi voglio proporvi una nuova rubrica – ideata da me, ma che trae ispirazione dalle numerose rubriche dedicate alle copertine dei libri.
Cosa cambia, dunque, da tutte le altre? Beh, in questa rubrica io non desidero soltanto parlarvi della copertina (perché un libro non si giudica mai da quella, bensì anche dalla grafica interna!), ma anche della grafica, dell'estetica in generale. Dalla copertina, al font utilizzato, dall'impaginazione fino ad eventuali raffigurazioni. Un po' di tutto, insomma. Magari anche confrontando le diverse edizioni.
E quindi direi di passare alle tre loved covers di oggi.

La prima è quella di The Selection di Kiera Cass.
Questa è una copertina oggettivamente (o almeno credo) bella. I colori sono belli. La fotografia è bella. Il titolo è bello. 
Il libro però no. Ma questa è un'altra storia. Anche perché, in realtà, tanti l'hanno apprezzato. 
L'esterno di questo libro attrae il lettore, secondo me. E penso che questa sia la copertina più bella della trilogia. La faccia coperta della modella, i vestiti. Li preferisco agli altri due volumi – che però non ho, non avendo la minima intenzione di leggere ancora libri di Kiera Cass. 
Direi che questa cover sarebbe un bel 10/10. Mi è sempre piaciuta. Ed è forse il motivo principale per cui ho acquistato il cartaceo (errore, errore gravissimo, lo so). Però ogni tanto capita, di comprare un libro per la copertina. Poi, sì, solitamente guardo sempre anche la trama – che almeno un po' mi ispirava, anche se poi è stata una grande delusione.
Passando all'interno. Dunque. Premettendo che io ho la versione paperback, e di conseguenza non so come sia quella hardback, l'interno non mi piace. Il font del numero del capitolo è okay. Ma l'impaginazione fa schifo. Seriamente. Appena l'ho aperto mi ha dato fastidio. Il titolo è posizionato fin troppo in alto, quasi attaccato al bordo della pagina e poi tra quello e il testo vero e proprio c'è un immenso vuoto. E no. Semplicemente no. Non incontra il mio gusto. 
Ci potevano mettere qualcosa per riempire. La corona stilizzata del titolo, per esempio. O qualsiasi altra cosa. 


Passiamo alla seconda cover, appartenente ad un libro che ho apprezzato molto di più. Si tratta de La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs.
Questo libro è puro book porn, davvero.
E' bellissimo dall'inizio alla fine.
Anzi forse la copertina è meno bella di tutto ciò che c'è dentro. Perché questo libro è il re della grafica.
Intanto già l'immagine d'epoca è una delle cose più stupende di sempre. Il font utilizzato per il titolo e il nome dell'autore mi piace. E' fine ed elegante. E lo è ancora di più se accompagnato da quei separatori.
Ora passiamo all'interno che potrei ammirare per sempre. Il libro è arricchito da foto d'epoca, lettere per cui il font cambia, la rappresentazione dei cattivi in questione. Tutto questo è un "di più" che amo. Con tutto il cuore. Ti aiuta ancora di più – scusate la ripetizione – a immergerti nella storia e sentirti parte di essa. Ed è una cosa meravigliosa. 
ig: booksnart
Poi viene la mia parte preferita in assoluto: l'inizio dei capitoli. "Prologo", "Capitolo 1", "Capitolo 2" e così via vengono scritti in una cornice bianca – anche questa molto elegante – circondata dal pattern che vedete nell'immagine a fianco. Ci sono pagine e pagine con questo bellissimo pattern. E la lettera iniziale di ogni capitolo ha un font diverso dal resto del testo, ovviamente coordinata al pattern. 
E ditemi se tutto ciò non è magnifico! Perché lo è.
In ogni dettaglio. Questo libro è uno dei più curati graficamente.




L'ultima cover che vi presento è invece una versione inglese, quella di Cinder di Marissa Meyer.
La mia edizione è quella paperback, pubblicata dalla square fish perciò di quella parlerò.
edizione italiana
Per prima cosa vi dico che uno dei motivi per cui l'ho preso in inglese è proprio la copertina: la adoro, mentre quella italiana non mi piace per nulla. Non trovo il nesso tra la ragazza e Cinder; non più di tanto almeno.
Non avendo un'immagine dell'interno
di Cinder,
ve ne posto una dell'interno
di Scarlet.
Tanto la grafica è sempre quella.

ig: booksnart
Invece in quella inglese, sì. Il collegamento Cenerentola-Cinder è chiaro. C'è la scarpetta, caratterizzante di Cenerentola e c'è la parte bionica di Cinder. E nulla, mi piace. (Inoltre è bello il fatto che la saga su ogni copertina riprenda il motivo del rosso, mettendo sempre un elemento di quel colore.) 
Il font del titolo è tra i miei preferiti. L'unica cosa della copertina che non amo affatto, ma che, sfortunatamente, fa parte della mia edizione è che questa sia tagliata. Cioè, la copertina si ferma prima e si intravede una striscia viola della prima pagina del libro. All'inizio odiavo tantissimo questo dettaglio, ma ora mi ci sono abituata. La grafica interna è bella. Essendo il libro diviso in diverse parti, ognuna di queste comincia con una frase della favola su cui si basa – in questo caso quella di Cenerentola – incorniciata in modo minimalista. I titoli dei vari capitoli riprendono il font utilizzato per indicare il numero delle varie parti. Ed è sempre un pollice in su.
Anche perché non sono appiccicati al bordo come quelli di The Selection e, nonostante di spazio tra titolo e testo ce ne sia parecchio, non è esagerato come quello.

Be', direi che ora posso anche lasciarvi.
A presto,


3 ottobre 2015

Wreck with Sara #2



Rieccomi con un nuovo appuntamento della rubrica semi-dimenticata "Wreck with Sara", che consiste nel condividere con voi le mie opere artistiche (se così si possono definire). Qui vi lascio il primo post della rubrica nel caso non sappiate cosa sia un Wreck This Journal, che, tra l'altro, esiste da prima che in Italia cominciassero a pubblicizzare l'art therapy (che funziona alla grande) e a fare i libri da colorare.
Oggi vi mostro tre parti del mio "Wreck this journal everywhere", che funziona esattamente come il wtj, solo che sarebbe da portare con sé sempre (regola ovviamente che non ho rispettato). La prima cosa che vi faccio vedere e la copertina, decorata semplicemente con un washi tape a fiori fucsia (io amo i washi tape, mi sembra importante farvelo sapere, naturalmente). Come potete notare far combaciare i fiori ad ogni giro non è stato semplice (infatti non combaciano). Vorrei aggiungere ancora qualcosa sul bordo del quadrato che incornicia la scritta, ma non saprei cosa.
Ah, se le foto sono così così è perché sono state fatte col cellulare in tutta fretta.



2 ottobre 2015

Recensione: Noi siamo grandi come la vita, Ava Dellaira



Titolo: Noi siamo grandi come la vita
Autore: Ava Dellaira
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: 12€ (paperback) | 16,90€ (hardback)




Trama
Tutto inizia con un compito in classe: «Scrivi una lettera a una persona che non c'è più». Per Laurel sono i primi giorni in una nuova scuola, e si sente trepidante, spaventata, e vuota: quel vuoto si chiama May, la sorella che se n'è andata silenziosamente lasciandole un dolore esterrefatto e incredulo.
Laurel decide di scrivere a Kurt Cobain, il cantante preferito di May. Ma, dopo quella prima lettera, che non consegnerà mai, ne seguiranno altre ad Amy Winehouse, Heath Ledger, River Phoenix... Tutte persone che sua sorella amava. E che, come May, sono scomparse troppo presto. Persone che possono ascoltare ciò che Laurel ha da raccontare – cosa vuol dire avere quindici anni, il primo anno di liceo, l'emozione di incontrare lo sguardo di un ragazzo che afferra i tuoi occhi con i suoi e non li lascia andare – e aiutarla a comprendere una verità che non ha mai osato affrontare. E finalmente imparerà ad amarsi e a trovare il coraggio di andare avanti. Perché la vita è lì, davanti a lei. E, per quanto possa fare paura, non c'è emozione più grande di sentire il suo battito.

Cosa ne penso?
In realtà non lo so nemmeno io. Certamente è un libro che fin da subito mi ha attirata. La trama mi ispirava abbastanza per comprarlo. Il genere si adattava ai miei gusti. Quindi perché non prenderlo quando al supermercato lo trovi, lì, davanti a te, scontato?
Ora, non fraintendetemi. Questo libro mi è piaciuto. E anche tanto. Però in qualche modo – non so perché – mi ha deluso. Volevo qualcosa in più, ma, fino alla fine, non è arrivato.
L'idea di fondo mi è piaciuta moltissimo e il titolo originale, Love letters to the dead, centra subito il contenuto. Il cambio radicale del titolo italiano non mi piace. Per niente. Anche perché non è niente di meno che una copia del "Noi siamo infinito" (che poi anche questo titolo per me è un grandissimo meh rispetto al ben più bello Ragazzo da Parete). Ditemi qual è la differenza nel dire "noi siamo infinito" e "noi siamo grandi come la vita". Non c'è, non esiste. Sono due titoli identici, in pratica. Vogliono dire esattamente la stessa cosa. Tralasciando questo fastidioso particolare, sono felice, però, che abbiano mantenuto la grafica originale perché, a mio parere, è davvero davvero bella. 
Laurel, la protagonista del libro, è una ragazza che, dopo la morte della sorella, dovrà cominciare le superiori e provare a rimettere insieme la sua vita. La crescita di Laurel, il suo cambiamento, il riuscire ad affrontare, ed infine superare, la morte di May, la sorella maggiore sono cose che ho apprezzato, dato che su questo si basa il romanzo. Però però però. Laurel non mi piace. Non più di tanto, almeno. E il suo ragazzo, Sky, uhm, nope? Diciamo che ho sensazioni contrastanti riguardo alla loro storia. Ma Laurel non è l'unico personaggio del libro a dover crescere, a dover riuscire ad accettare se stessa. (Per fortuna, aggiungerei.) Ce ne sono altri, per me migliori. Per esempio, gli amici di cui si circonda Laurel mi piacciono. C'è Hannah, con problemi in famiglia e con la difficoltà di mostrarsi per ciò che è. C'è Natalie, che fin dal primo momento mi è stata simpatica. Ci sono Tristan e Kristen. E poi, poi ci sono coloro a cui Laurel scrive le lettere. Ho amato quest'idea – e forse l'ho già detto. Mi ha anche permesso di imparare qualcosa di nuovo, in realtà. E questo mi ha fatto immensamente piacere.
Lo stile di scrittura è molto scorrevole, con forse troppi dialoghi, ma in ogni caso piacevole.
E' un libro profondo, ma che io avrei voluto fosse più profondo. Non so dirvi cosa non mi ha totalmente convinto. Ma non importa. E' un bel libro d'esordio che potrebbe, in qualche modo, lasciarvi qualcosa.
Quindi è comunque una lettura consigliata. A meno che i romanzi epistolari e/o di formazione non facciano per voi. In quel caso credo sia meglio lasciar perdere e dedicarsi ad altro.


Valutazione
Il voto finale per Love letters to the dead è:
tre fangirl e mezza su cinque


A presto!




30 settembre 2015

Unpopular Opinions Book Tag!

Salve cari lettori! Oggi vi propongo un meraviglioso tag creato dal canale YouTube TheBookArcher.
Una cosa che amo sono proprio le unpopular opinions. Mi piace leggerle e mi piace esprimerle, anche se molti si potrebbero trovare in disaccordo con me (ma non mi interessa molto, saranno unpopular per un motivo, no?).
Quindi potete comprendere la mia gioia nel vedere questo tag, aw.
Beh, direi di cominciare.

1. A Popular Book or series that you didn't like.
Un libro famoso o una saga famosa che non ti è piaciuta.


The Fault in Our Stars, aka Colpa delle Stelle. In realtà, non l'ho nemmeno finito. Ma proprio non mi prende. Lo stile di John Green mi piace, ma i suoi libri meh? Sono un po' sopravvalutati a mio parere. E rispetto a Colpa delle Stelle ho di gran lunga preferito Cercando Alaska.


2. A Popular Book or series that every one else seems to hate but you love. 
Un libro famoso o una saga famosa che tutti sembrano odiare ma tu ami.

Divergent? Ultimamente pare che tutti odino questa trilogia.

3. A Love Triangle where the main character ended up with the person you did NOT want them to end up with (warn ppl for spoilers) OR an OTP that you don't like. 
Un triangolo dove il protagonista finisce con la persona che NON volevi con cui finisse O un OTP che non ti piace.

LA CLACE.
(Per la prima domanda la risposta sarebbe Katniss e Peeta. Preferisco Katniss e Gale.)


4. A popular book Genre that you hardly reach for. 


5. A popular or beloved character that you do not like.
Un personaggio popolare o amato che a te non piace.

Katniss, Clary, Tris, Jace, Tessa, Maxon e molti altri?
6. A popular author that you can't seem to get into. 

Un autore famoso che sembra non prenderti.

 Lauren Kate. John Green.
7. A popular book trope that you're tired of seeing. (examples "lost princess", corrupt ruler, love triangles, etc.)
Uno stereotipo libresco di cui sei stanco (es. la principessa perduta, sovrano corrotto, triangoli amorosi, etc.)

Uhm, diciamo che ormai ho fatto l'abitudine un po' a tutto. Forse la cosa che mi annoia di più sono i triangoli.
8. A popular series that you have no interest in reading.
Una serie popolare che non sei interessato a leggere.

Fallen. Perchè Teardrop non mi è piaciuto.
E The Selection, di cui ho letto il primo.
E i vari Splendidi Disastri che... Ew.

9. The saying goes "The book is always better than the movie", but what movie or T.V. show adaptation do you prefer more than the book?
Il detto dice "Il libro è sempre meglio del film", ma quale adattazione di film o serie tv preferisci rispetto al libro?

Mockingjay pt.1, sicuramente.

E invece quali sono le vostre unpopular opinions?
Spero il tag vi sia piaciuto e spero di tornare presto a scrivere altro sul blog.
Un bacio,












PS Ho cambiato di nuovo la grafica, ops. Questa volta ho abbandonato i miei amati azzurro pallido e lilla in favore di toni più caldi, sul pesca. La preferisco rispetto alle altre.
Spero piaccia anche a voi, anche se penso non vi interessi più di tanto tutto ciò.