22 novembre 2015

Recensione: Fairest, Marissa Meyer


Titolo: Fairest (Lunar Chronicles #0.5)
Autore: Marissa Meyer
Casa editrice: Feiwel and Friends
Prezzo: 17.99 $




Trama

Specchio, specchio delle mie brame,
Chi è la più bella del Reame?
I fan delle Cronache Lunari conoscono la regina Levana come una sovrana che usa il suo "glamour" per guadagnare potere. Ma molto prima che incrociasse il suo cammino con Cinder, Scarlet e Cress, Levana viveva una storia molto diversa – una storia che non è mai stata raccontata... fino ad ora.
Amore e guerra. Inganni e morte.

Cosa ne penso?

Allora, ormai dovreste conoscere il mio amore smisurato per le Cronache Lunari; ormai dovreste sapere quanto reputo geniale l'idea di Marissa Meyer di rivisitare le favole in chiave sci-fi. Se non lo sapevate, ora ne siete al corrente. Ma non preoccupatevi penso che ripeterò questa cosa ancora molte volte. Intanto, prima di leggere questo libro – nonostante sia un prequel –  vi consiglio vivamente di leggere gli altri libri della saga, ovvero Cinder, Scarlet e Cress. E ora direi di cominciare con la recensione. Se non avete letto i tre prima elencati, forse, sarebbe meglio non leggere il post in quanto gli spoiler, in questo caso, sono inevitabili perché credo sappiate quanti riferimenti può contenere un prequel. Ma se non temete gli spoiler – che cercherò comunque di segnalare nel corso della recensione – andate pure avanti con la lettura.

In questo libro ci viene raccontata la storia di Levana, l'antagonista principale della saga della Meyer, che almeno un po' intriga fin da subito e, personalmente, la sua storia mi incuriosiva già alla fine di Cinder. Volevo sapere com'era Levana dietro al suo glamour – un'abilità dei lunari che permette loro di farsi vedere per come vogliono essere visti e non per come sono davvero – e sono stata accontentata.

La storia comincia con una Levana sedicenne, svegliata da un incubo riguardante la morte, da poco avvenuta, dei suoi genitori. 
Levana è intelligente, molto. Ma è anche un personaggio complesso e problematico, un personaggio che ha un disperato bisogno di affetto, non avendone mai avuto.
I suoi genitori erano come estranei e la sorella Channary, futura regina, l'ha sempre trattata malissimo, con superiorità. Channary è un personaggio che, devo dire, mi è piaciuto. Superficiale e carudele, come la stessa Levana la definisce.

Anyway, la storia gira attorno a Levana e al suo amore ossessivo verso una guardia del palazzo, Evert  Hayle. Evret è fondamentalmente buono, l'unico a cui forse importa qualcosa di Levana. Ma è un marito, totalmente innamorato della moglie, e un futuro padre (e penso che, se conoscete la saga, sappiate già chi sarà la sua bambina).

In questo libro vediamo la determinazione di Levana nel raggiungere i suoi obiettivi. Lei non molla mai finché non ottiene ciò che vuole. E ciò che vuole più di tutto, almeno inizialmente, è Evret, che per una serie di avvenimenti, alla fine, riuscirà ad avere.

Levana appare affascinata dalla Terra durante tutto il corso del libro e reputa la sorella una pessima regina. 


SPOILER! Channary nel frattempo è diventata madre e il lettore può rimanere senza dubbio sorpreso dal suo comportamento. Perché nonostante la sua cattiveria con la sua bambina, la piccola principessa Selene, è una madre abbastanza amorevole.
Alla morte d Channary, Levana diventa la regina reggente – e lo sarebbe stata finché Selene non avesse avuto l'età adatta a regnare. Però sogni – desideri, forse – cominciano a tormentarla. Inizia a pensare che Selene sarebbe diventata esattamente come la madre. E allora, nonostante i dubbi e le insicurezze, elabora un piano per uccidere la principessa, che era diventata grande amica della figlia di Evret. Infine, Levana diventa regina, ma non le basta. Cerca sempre più potere e per averlo arriverà a fare una cosa terribile, che distruggerà tutto ciò per cui lottava all'inizio. 


"Love is a conquest.
Love is war.
Here is what I think of love."


In questo libro incontriamo sfuggevolmente molti personaggi già incontrati negli altri libri delle Cronache. E ho amato poter rileggere di alcuni di loro, più giovani e forse anche diversi da quel che sono. (E poi mi sono accorta di un dettaglio – stupido, a dire il vero – che prima, leggendo Cinder, Scarler e Cress, non avevo notato). Vediamo l'inizio di cose diverse e ho amato tutto ciò.
Levana mi è piaciuta, ma vorrei arrivare a capire ancora qualcosa in più di lei, della sua psicologia.
Però almeno sono stata accontentata e so com'è fisicamente Levana, senza il suo glamour.

Lo stile chiaramente, come negli altri, lo adoro. E, inoltre, l'art work nella copertina interna del libro è meraviglioso. 

Valutazione
4/5


A presto!



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