4 ottobre 2015

Loved Covers #1


Buonasera!
Oggi voglio proporvi una nuova rubrica – ideata da me, ma che trae ispirazione dalle numerose rubriche dedicate alle copertine dei libri.
Cosa cambia, dunque, da tutte le altre? Beh, in questa rubrica io non desidero soltanto parlarvi della copertina (perché un libro non si giudica mai da quella, bensì anche dalla grafica interna!), ma anche della grafica, dell'estetica in generale. Dalla copertina, al font utilizzato, dall'impaginazione fino ad eventuali raffigurazioni. Un po' di tutto, insomma. Magari anche confrontando le diverse edizioni.
E quindi direi di passare alle tre loved covers di oggi.

La prima è quella di The Selection di Kiera Cass.
Questa è una copertina oggettivamente (o almeno credo) bella. I colori sono belli. La fotografia è bella. Il titolo è bello. 
Il libro però no. Ma questa è un'altra storia. Anche perché, in realtà, tanti l'hanno apprezzato. 
L'esterno di questo libro attrae il lettore, secondo me. E penso che questa sia la copertina più bella della trilogia. La faccia coperta della modella, i vestiti. Li preferisco agli altri due volumi – che però non ho, non avendo la minima intenzione di leggere ancora libri di Kiera Cass. 
Direi che questa cover sarebbe un bel 10/10. Mi è sempre piaciuta. Ed è forse il motivo principale per cui ho acquistato il cartaceo (errore, errore gravissimo, lo so). Però ogni tanto capita, di comprare un libro per la copertina. Poi, sì, solitamente guardo sempre anche la trama – che almeno un po' mi ispirava, anche se poi è stata una grande delusione.
Passando all'interno. Dunque. Premettendo che io ho la versione paperback, e di conseguenza non so come sia quella hardback, l'interno non mi piace. Il font del numero del capitolo è okay. Ma l'impaginazione fa schifo. Seriamente. Appena l'ho aperto mi ha dato fastidio. Il titolo è posizionato fin troppo in alto, quasi attaccato al bordo della pagina e poi tra quello e il testo vero e proprio c'è un immenso vuoto. E no. Semplicemente no. Non incontra il mio gusto. 
Ci potevano mettere qualcosa per riempire. La corona stilizzata del titolo, per esempio. O qualsiasi altra cosa. 


Passiamo alla seconda cover, appartenente ad un libro che ho apprezzato molto di più. Si tratta de La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs.
Questo libro è puro book porn, davvero.
E' bellissimo dall'inizio alla fine.
Anzi forse la copertina è meno bella di tutto ciò che c'è dentro. Perché questo libro è il re della grafica.
Intanto già l'immagine d'epoca è una delle cose più stupende di sempre. Il font utilizzato per il titolo e il nome dell'autore mi piace. E' fine ed elegante. E lo è ancora di più se accompagnato da quei separatori.
Ora passiamo all'interno che potrei ammirare per sempre. Il libro è arricchito da foto d'epoca, lettere per cui il font cambia, la rappresentazione dei cattivi in questione. Tutto questo è un "di più" che amo. Con tutto il cuore. Ti aiuta ancora di più – scusate la ripetizione – a immergerti nella storia e sentirti parte di essa. Ed è una cosa meravigliosa. 
ig: booksnart
Poi viene la mia parte preferita in assoluto: l'inizio dei capitoli. "Prologo", "Capitolo 1", "Capitolo 2" e così via vengono scritti in una cornice bianca – anche questa molto elegante – circondata dal pattern che vedete nell'immagine a fianco. Ci sono pagine e pagine con questo bellissimo pattern. E la lettera iniziale di ogni capitolo ha un font diverso dal resto del testo, ovviamente coordinata al pattern. 
E ditemi se tutto ciò non è magnifico! Perché lo è.
In ogni dettaglio. Questo libro è uno dei più curati graficamente.




L'ultima cover che vi presento è invece una versione inglese, quella di Cinder di Marissa Meyer.
La mia edizione è quella paperback, pubblicata dalla square fish perciò di quella parlerò.
edizione italiana
Per prima cosa vi dico che uno dei motivi per cui l'ho preso in inglese è proprio la copertina: la adoro, mentre quella italiana non mi piace per nulla. Non trovo il nesso tra la ragazza e Cinder; non più di tanto almeno.
Non avendo un'immagine dell'interno
di Cinder,
ve ne posto una dell'interno
di Scarlet.
Tanto la grafica è sempre quella.

ig: booksnart
Invece in quella inglese, sì. Il collegamento Cenerentola-Cinder è chiaro. C'è la scarpetta, caratterizzante di Cenerentola e c'è la parte bionica di Cinder. E nulla, mi piace. (Inoltre è bello il fatto che la saga su ogni copertina riprenda il motivo del rosso, mettendo sempre un elemento di quel colore.) 
Il font del titolo è tra i miei preferiti. L'unica cosa della copertina che non amo affatto, ma che, sfortunatamente, fa parte della mia edizione è che questa sia tagliata. Cioè, la copertina si ferma prima e si intravede una striscia viola della prima pagina del libro. All'inizio odiavo tantissimo questo dettaglio, ma ora mi ci sono abituata. La grafica interna è bella. Essendo il libro diviso in diverse parti, ognuna di queste comincia con una frase della favola su cui si basa – in questo caso quella di Cenerentola – incorniciata in modo minimalista. I titoli dei vari capitoli riprendono il font utilizzato per indicare il numero delle varie parti. Ed è sempre un pollice in su.
Anche perché non sono appiccicati al bordo come quelli di The Selection e, nonostante di spazio tra titolo e testo ce ne sia parecchio, non è esagerato come quello.

Be', direi che ora posso anche lasciarvi.
A presto,


2 commenti:

  1. Ciao Sara! Sono una nuova follower :) complimenti per la rubrica! Tra questi mi intriga troppo Cinder che quest'anno ho deciso finalmente leggerò :3

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    1. Grazie mille sia per la rubrica che per esserti aggiunta ai lettori!
      E per quanto riguarda Cinder, fai bene! E' una saga che trovo davvero bella ^^

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