14 febbraio 2016

Recensione: Il Miniaturista, Jessie Burton


Titolo: Il Miniaturista
Autore: Jessie Burton
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 18.00€


Trama

In un giorno d'autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell'illustre mercante Johannes Brandt. Ma l'accoglienza è tutt'altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell'insegnamento della mamma ("Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio"), lui la respinge. L'unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l'invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d'animo e si rivolge all'unico miniaturista che trova ad Amsterdam. Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s'incontrano tra i canali di Amsterdam...

Cosa ne penso?

Da dove cominciare? Ho così tante cose da dire di questo romanzo che ne dimenticherò di certo la metà. Dunque, come saprete per leggerlo ci ho messo una vita. Sul serio. L'ho cominciato a dicembre – gennaio? – e l'ho finito a metà febbraio. A mia discolpa dico che 1) non è un libro così leggero, anzi e 2) nel mezzo ho anche dovuto leggere un paio di libri di scuola (e mi sono anche lasciata distrarre da altro). Però ora ce l'ho fatta. L'ho letto. E l'ho amato.

"Crescere, si rende conto Nella, non ti dà maggiori certezze.
Ti dà solo maggiori ragioni per dubitare."

Sì, è un po' pesante. Sì, per ingranare ci mette un po'. Sì, ha anche ricevuto diverse recensioni negative perché "non ha alcun senso". Ma nonostante tutto questo a me è piaciuto (e le recensioni strapositive abbondano, comunque). E poi bisogna ricordare che è un romanzo d'esordio.

E' un romanzo delicato, che vuole dire più di quel che dice, forse. Un romanzo da capire, senza fermarsi in superficie. E' magnificamente scritto, con diversi colpi di scena – prevedibili o meno che siano. E un finale da cui, magari, ci si aspetta qualcosa in più. Qualcosa che non arriva.

La protagonista è Nella, una diciottenne che arriva ad Amsterdam come meglio del famoso mercante Johannes Brandt. Casa Brandt appare subito avvolta da un'aura di mistero. Un mistero che Nella non riesce subito ad afferrare. Si sente esclusa e non si sente la padrona di casa. L'unica attenzione del marito – come dice la trama – è il regalo di matrimonio: una casa in miniatura.

I personaggi sono caratterizzati benissimo, tutti ben delineati e anche loro avvolti da una sorta di mistero – quello del loro passato.

Johannes non è il marito perfetto. Ma è un uomo fondamentalmente buono. Però come ogni personaggio del libro ha i suoi segreti. La sorella, Marin, è forse il personaggio che più mi è piaciuto. Tutto da scoprire. E poi c'è il miniaturista, una figura sfuggevole, inafferrabile. Su cui alla fine vuoi comunque sapere di più perché ciò che ti dà l'autrice non ti basta.

"Pensavi di essere una scatola chiusa in una scatola, si dice Nella.
Ma il miniaturista ti vede, ci vede."

Un romanzo da un'atmosfera magica, dove le vere protagoniste sono le donne, in un mondo governato da uomini. Una Amsterdam di fine Seicento e che, a un certo punto, ti terrà incollato alle pagine. E tante, tante piccole frasi da portare nel cuore. 

"Ma il problema è, signeurs – mesdames – 
che chi non ha orizzonti cerca di restringere i vostri."

Un libro che consiglio di leggere, davvero!


Valutazione

4.5/5
Da non perdere!



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