3 ottobre 2015

Wreck with Sara #2



Rieccomi con un nuovo appuntamento della rubrica semi-dimenticata "Wreck with Sara", che consiste nel condividere con voi le mie opere artistiche (se così si possono definire). Qui vi lascio il primo post della rubrica nel caso non sappiate cosa sia un Wreck This Journal, che, tra l'altro, esiste da prima che in Italia cominciassero a pubblicizzare l'art therapy (che funziona alla grande) e a fare i libri da colorare.
Oggi vi mostro tre parti del mio "Wreck this journal everywhere", che funziona esattamente come il wtj, solo che sarebbe da portare con sé sempre (regola ovviamente che non ho rispettato). La prima cosa che vi faccio vedere e la copertina, decorata semplicemente con un washi tape a fiori fucsia (io amo i washi tape, mi sembra importante farvelo sapere, naturalmente). Come potete notare far combaciare i fiori ad ogni giro non è stato semplice (infatti non combaciano). Vorrei aggiungere ancora qualcosa sul bordo del quadrato che incornicia la scritta, ma non saprei cosa.
Ah, se le foto sono così così è perché sono state fatte col cellulare in tutta fretta.




La prima pagina vera e propria che vi propongo è quella iniziale le cui istruzioni richiedono di scrivere il proprio nome in vari modi. 

"Scrivi il tuo nome in bianco". 
"Scrivi il tuo nome in modo illeggibile". 
"Scrivi il tuo nome in lettere minute (?)". 
"Scrivi il tuo nome al contrario". 
"Scrivi il tuo nome in modo molto leggero". 
"Scrivi il tuo nome con lettere grandi". 

Poi ci sarebbe stato l'indirizzo e il numero di cellulare che io ho evitato apposta di scrivere per poter fotografare senza problemi la pagina. Lo sfondo arcobaleno è stato fatto con acquerelli scarsi, infradiciando fin troppo la pagina.
E il risultato non è nemmeno dei migliori, infatti più che sfumature si vedono vere e proprie strisce di colore.



L'ultima pagina – per oggi – dice "Devise a way to carry the journal everywhere" "Trova un modo per trasportare il tuo diaro ovunque". E io ho scelto di portarmelo in giro (raramente) con una borsa. (Che scelta geniale, eh?)
Ho quindi colorato la pagina con l'istruzione con dei bellissimi pastelli a cera (come i bambini, sì) (però, sul serio, sono fantastici e colorano benissimo) facendo delle pessime righe irregolari.
Poi, nella pagina accanto, ho disegnato me stessa (in uno stile che cercava di imitare quello di Adventure Time) senza occhiali e con una gonna (!!!) e, ovviamente, con una borsa, nella quale c'è il wreck this journal – come mostra il collegamento borsa-wtj.
Mi sono colorata con gli acquerelli – sempre quelli scarsi che ho usato per la pagina mostrata sopra – facendomi i capelli che tendono esageratamente al grigio. Poi ho ripassato i contorni con il trattopen nero. Il piccolo wtj è colorato malamente con trattopen grigio (copertina) e giallo (pagine).
Per lo sfondo, infine, ho usato sempre i trattopen – verde chiaro e giallo.



E nulla. Questo è tutto per il momento.
Alla prossima,

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