19 luglio 2016

Recensione: Lady Midnight, Cassandra Clare





Titolo: Signora della Mezzanotte
(The Dark Artifices #1)
Autore: Cassandra Clare
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 19€



Trama

Los Angeles 2012. Sono passati cinque anni da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l’unico modo per arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi, ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa contro il tempo, un’indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova. Compreso quello che lega Emma e Julian, forse di natura diversa rispetto a quel legame puro, unico e indissolubile che dovrebbe unire due parabatai.

Cosa ne penso?

Premettiamo che io il libro l'ho letto in inglese e anche questo è uno dei fattori che mi ha fatto tenere il libro in lettura per un paio di settimane. Non avevo molta voglia di leggere in lingua, ma la maggior parte della gente mi aveva consigliato di cominciare Lady Midnight. E quindi dopo vari tira e molla, l'ho finito ed ora sono qui a recensirlo (dopo mesi che non scrivevo una recensione, ma dettagli). Non saprei da dove partire, sinceramente. Premetto che amo i libri della Clare e che ho acquistato il libro soprattutto per questo. E' stato però faticoso partire, in realtà. Ho trovato i primi capitoli piuttosto noiosi e, oltre tutto, inutili. Sono stata infastidita parecchio, poi, dalle continue menzioni di Jace e Clary nel corso del libro. Nonostante apprezzi i libri di Cassandra Clare non sono, infatti, una grande fan della Clace, né come coppia che come personaggi singoli. Per me quindi è stato difficile trascurare questo ricorrente portare a galla personaggi che già hanno avuto la loro storia. (Tant'è che mi sono rifiutata di leggere la storia extra alla fine, A Long Conversation, che narrava proprio dei personaggi di The Mortal Instruments). A parte questo, però, alla fine la storia in sé mi è piaciuta. E ho trovato meravigliosi gli ultimi capitoli, escludendo sempre il coinvolgimento dei personaggi sopra citati. Credo sarebbe stato tranquillamente possibile eliminare diverse parti all'inizio, perché a me pare che la scrittrice abbia un po' allungato il brodo inutilmente. E lo ribadisco a costo di sembrarvi ripetitiva.

Nonostante ciò, Lady Midnight ha avuto anche diversi punti a favore. In primis, i personaggi. Li ho amati dal primo all'ultimo. E poi l'intreccio, che, se inizialmente mi faceva un po' storcere il naso, si è poi rilevato interessante. È stato inoltre bello poter conoscere nuovi aspetti della vita degli shadowhunters, che emergono dato il cambiamento subito dopo la guerra contro Sebastian Morgenstern. Ma soffermiamoci sul primo di questi due punti. La storia parla di due parabatai, Emma Carstairs e Julian Blackthorn, che già abbiamo conosciuto nel corso di Città del Fuoco Celeste, ultimo libro della precedente saga. Emma e Julian abitano nell'istituto di Los Angeles insieme a Cristina Rosales, la tutrice Diana, lo zio di Jules, Arthur, e gli altri fratelli Blackthorn, eccezion fatta per Mark – che durante CoHF venne preso dal popolo fatato – e Helen che è ora sposata con Aline, ma che è stata allontanata dal Conclave a causa delle sue origini. Infatti dopo la Dark War (perdonatemi se scrivo in inglese alcuni termini, ma avendo letto sia CoHF che LM in lingua originale non ho la più pallida idea di come siano stati tradotti), a causa del tradimento delle fate, è stata stipulata la Cold Peace, che prevede l'esclusione di questo popolo dagli Accordi. Però ora membri del popolo fatato vengono assassinati. E questi omicidi potrebbero collegarsi alla morte dei genitori di Emma, uccisi cinque anni prima. La ragazza infatti non ha mai creduto che siano morti per mano di Sebastian. Emma è una ragazza determinata, caratterizzata dal forte desiderio di vendetta. Al momento il suo personaggio mi piace molto. E anche se molti non hanno apprezzato la sua scelta finale, a me è parsa la scelta più giusta. Spero possa continuare a piacermi anche nei libri successivi, dato che per ora le protagoniste di Shadowhunters non mi sono andate a genio. Per Clary ho provato odio dalla prima pagina, Tessa invece all'inizio almeno un po' mi piaceva. Ma poi è peggiorata drasticamente.



Julian è un artista, un ragazzo che si è dovuto assumere a dodici anni la responsabiltà di crescere i suoi fratelli, che è il mai 'na gioia vivente, a quanto pare. Come è ovvio Jules è innamorato di Emma da tempi immemori, ma quest'ultima comprenderà i suoi sentimenti solo più tardi. Come sapete sono una coppia shippabilissima. Ed è bello shipparli perché, teoricamente, i parabatai non possono innamorarsi. Mi è piaciuto il fatto che ci viene anche spiegato il motivo di tale imposizione.

Poi ci sono Livvy e Ty, i gemelli. Ho adorato il loro rapporto e, soprattutto, ho adorato Tiberius. Mi è piaciuto il suo personaggio, sia per la caratterizzazione sia perché ci aiuta a comprendere ancora meglio gli shadowhunters – in particolare il Clave – , che non sono proprio dei paladini della giustizia come si professano. Forse anche per questo tra nephilim e Nascosti, ho sempre preferito i secondi. E tra l'altro ho sempre avuto un debole per le fate, anche se il più li trova antipatici e bla bla bla. A me piacevano e piacciono tutt'ora. La regina Seelie mi piaceva, per esempio. E sono felice che con The Dark Artifices ci sia anche la possibilità di scoprire qualcosa in più rispetto a questo popolo, anche grazie al sangue fatato di Helen e Mark.

Mark è un altro personaggio straordinario. Tra lui e Julian è praticamente impossibile scegliere. Mark dopo aver trascorso cinque anni nella Wild Hunt viene "restituito" alla famiglia e qui dovrà imparare ad adattarsi a un mondo che non gli appartiene più, un mondo totalmente estraneo. In più Mark Blackthorn è fatto per essere shippato. È davvero possibile shipparlo con tutti. Per ora la coppia che vince sulle altre, per quanto riguarda Mark, è quella che forma con Cristina, altro personaggio fantastico e molto forte. Non vedo l'ora di conoscerla meglio. Così come non vedo l'ora che vengano approfonditi anche gli altri Blackthorn, Drusilla e il piccolo Octavian, e Diana, che, da ciò che emerge in questo primo capitolo, nasconde parecchi segreti – e non vedo l'ora di scoprirli.

Mi sembra di aver parlato abbastanza. Posso dirvi che i Blackthorn sono senz'altro al primo posto delle mie famiglie preferite, insieme ai Lightwood. (In realtà lo erano già prima, ma questo libro ne ha confermato la posizione.)

Valutazione

4/5

E con questo per oggi ho finito. A domai lettori!

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